CASS. CIV., SEZ. LAV., ORDINANZA 09/09/2019, N. 22488 «Ove il lavoratore alleghi un demansionamento riconducibile ad un inesatto adempimento dell’obbligo che grava sul datore di lavoro ai sensi dell’art. 2103 cod.civ., è su quest’ulti…
«Non è sufficiente, ai fini della configurazione del mobbing, una pluralità di atti posti in essere da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente, i quali ancorchè basati su fatti non pretestuosi, siano stati dichiarati illegittimi in sede…
La Suprema Corte (Cass. Civ., Sez. Lav., 18/01/2017, n. 1185) fa il punto sul danno non patrimoniale, con particolare riferimento all’area caratterizzata da più ampia discrezionalità costituita dai danni ai diritti oggetto di tutela costituzionale. La sentenza in commento, si connota per la nitidezza dello schema riassuntivo che propone in tema di danno non patrimoniale, a partire da… Leggi tutto »
La Suprema Corte (Cass. Civ., Sez. Lav., 18/01/2017, n. 1185) fa il punto sul danno non patrimoniale, con particolare riferimento all’area caratterizzata da più ampia discrezionalità costituita dai danni ai diritti oggetto di tutela costituzionale. La sentenza in commento, si connota per la nitidezza dello schema riassuntivo che propone in tema di danno non patrimoniale,…
«Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo devono ricorrere: a) una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un…